Quando il Budget da noiosa necessità diventa una virtù!
Se mi dovessero chiedere qual è il periodo più brutto dell’anno per un controller, dove per controller intendo colui che lavora nel controllo di gestione e non un controllore dei treni, né tanto meno un Umarell…Beh, sicuramente ti direi il periodo di preparazione del Budget, ovvero il momento di pianificazione aziendale dei costi, degli investimenti, e tutto ciò che ci va dietro, per l’anno avvenire.
Questa è la definizione più semplice. Nella pratica i controller sbattono la testa, generalmente su diversi file excel, per far uscire dal cappello magico il numero corretto: il risultato desiderato per il prossimo periodo. E’ un processo lungo, elaborato che mette a dura prova i nervi anche dei controller più temprati e si conclude con nottate infinite o peggio weekend di lavoro per elaborare un piano aziendale che, puntualmente, verrà snaturato da qualche informazione giunta in ritardo o da richieste di aggiustamenti. Ecco, questo processo è l’incubo di tutti i controller e, credetemi, non lo dico così per dire, ma per esperienza quasi ventennale!

Fare un Budget è uno status di lavori in corso continuo, una volta ottenuto il totale annuo, bisogna poi mensilizzarlo e far in modo che i risultati dei mesi e dei trimestri siano coerenti con quello che i “grandi capi” si aspettano.
Insomma a volte non si vede proprio la fine del tunnel, ma è un , lasciatemi passare il termine, “male necessario”, per pianificare in modo corretto le attività.
Impara l’arte e mettila da parte!
Perché questa filippica infinita? Perché, vuoi per deformazione professionale o per attitudine, quando decido di organizzare un viaggio ho il vizio di aprirmi il mio file excel e “buttar giù” i numeri, i costi , le date, i mezzi che utilizzerò per muovermi. Praticamente definisco il mio target (la meta), mi calcolo i costi e le uscite di cassa nei vari periodi, le attività obbligatorie da svolgere (i “must see”), i costi delle trasferte accessorie e mi tengo in saccoccia qualcosa, per spese di emergenza (il famoso “buffer”). Ed ecco fatto il mio Budget dei costi, che ovviamente deve essere coperto dalle mie entrate, altrimenti ciccia! O si cambia meta o si trova un modo per raggiungere il Budget entro un termine prestabilito e come si fa? Eh niente…Anche li, bisogna munirsi di un file excel e studiare bene quali sono i nostri costi fissi e variabili, quali sono le spese inderogabili e quelle posticipabili, oppure eliminabili.
Un suggerimento non richiesto!
Così come in azienda anche nella vita quotidiana si posso applicare queste tecniche per raggiungere il proprio obbiettivo. Con me ha funzionato e penso che, con qualche accorgimento, questa modalità di affrontare la pianificazione di un viaggio possa essere utile, soprattutto quando non si naviga nell’oro. Poi per carità, esiste anche chi, invece, ha la fortuna di non dover far attenzione alle spese, beati loro!Io ancora non ci sono arrivata, ma ci sto lavorando :-).

“Anche un viaggio di mille miglia inizia con un singolo passo.” (Lao Tzu)